Domenica il tradizionale appuntamento. Porto chiuso di pomeriggio e new jersey anti sfondamento.Per la trentacinquesima volta Ancona celebra il proprio millenario legame con l’Adriatico (e il Mediterraneo). Come da tradizione, la prima domenica di settembre va in scena la ‘Festa del Mare’, evento capace di coniugare storia e religione, intrattenimento e cultura, incontro e solidarietà. Carlo Mancini, presidente dell’associazione organizzatrice Stella Maris, sottolinea che «sarà la consueta celebrazione di tradizioni folkloristiche, religiose e culturali, che farà vivere agli anconetani il loro forte rapporto con il mare.
E’ una festa molto sentita e partecipata. E quest’anno molto sentito sarà il saluto all’arcivescovo Edoardo Menichelli. Per lui è l’ultima Festa del mare». In effetti per il cardinale ci sarà anche una piccola sorpresa.Ma la manifestazione dovrà fare i conti con le esigenze della sicurezza, quest’anno più stringenti che mai: blocco totale dell’accesso al porto di qualsiasi veicolo privato dalle 16.30 alle 23; un new jersey anti sfondamento alla banchina 1; e naturalmente gran dispiego di uomini e mezzi per tenere sotto controllo l’intera area, mare compreso. Per raggiungere il Porto Antico dalle ore 17 ci sarà un bus navetta gratuito, che farà anche al spola con i parcheggi degli Archi e Traiano, i quali resteranno aperti (sosta gratuita). Ci sono tutte le condizioni per godersi la grande festa.L’unica incognita è il tempo. Per domenica è prevista una perturbazione, ma il vicecomandante della Capitaneria di Porto Luigi Piccioli dichiara che «bisogna aspettare venerdì mattina per avere maggiori certezze. Potrebbe bastare una differenza di sei ore per evitarla». In ogni caso la festa si farà (non ci sono le condizioni per un rinvio). Il sindaco Valeria Mancinelli parla di «format consolidato. E quando una cosa funziona si deve ripeterla. La risposta della città è sempre molto forte. Gli anconetani vivono l’evento con grande passione e aspettativa». Tanto più ora che il Porto Antico è stato finalmente restituito alla città. Rodolfo Giampieri, presidente dell’Autorità portuale, osserva che «il mare sta diventando sempre più compagno di vita di Ancona. Si è capito quanto è importante l’economia del mare, capace di dare stimoli e prospettive nuovi. La Festa del mare sta tornando ad essere la festa di tutta la comunità anconetana». Don Dino Cecconi, cappellano del porto, ricorda come «ad Ancona la fede è arrivata dal mare. Il mare è anche un luogo spirituale e culturale, mezzo di comunicazione tra i popoli. Un mare di speranza, dove l’unica legge è salvare chiunque chieda aiuto. Il Mare Nostrum è di tutti». Attese come sempre decine di imbarcazioni, che seguiranno il rimorchiatore Elisabetta (lo stesso del 2016), da cui verrà lanciata la corona in ricordo dei caduti in mare. Gran finale, come sempre, con i fuochi d’artificio.
Fonte Resto Del Carlino