Sgominata una banda con diciannove indagati.Con la notifica del provvedimento di Conclusione delle Indagini a 19 indagati, si è conclusa l’Operazione “Fish Frode”.Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Ancona e condotte dalla Squadra Mobile di Ancona Sez. Criminalità Organizzata e dalla Sezione Investigativa della Polizia Marittima e di Frontiera di Ancona. Ai principali indagati è stata contestata l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di aziende sia italiane che estere operanti nel settore alimentare e di prodotti ittici congelati.
Le indagini, iniziate nel 2014, hanno smascherato alcuni soggetti che attraverso la “clonazione” di Società per Azioni operanti nel settore alimentare, acquisivano fraudolentamente merce che poi veniva riciclata nella grande distribuzione. Gli elementi probatori a supporto dei capi di imputazione formulati, sono stati acquisiti attraverso numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali nonché servizi di osservazione e controlli in diverse Regioni italiane, da decine di denunce presentate dalle parti lese, dalle numerose dichiarazioni di persone informate sui fatti, permettendo di operare arresti in flagranza e sequestri.Il gruppo criminale, per la maggior parte di nazionalità italiana, disponeva di magazzini, uffici, aziende compiacenti o appositamente costituite mediante dei prestanomi, logistiche attrezzate con celle frigorifere, furgoni, schede telefoniche e indirizzi telematici artificiosi, ma, soprattutto, di un elevato grado di know how e consolidata abilità nell’ideazione, preparazione e realizzazione dei reati. Le società danneggiate sono italiane, alcune anche molto note, ma anche straniere, del Regno Unito, Olanda, Isole Faroer, Irlanda e Spagna.Da questi paesi venivano acquisiti mediante truffe, prodotti ittici che confluivano ad Ancona, a San Benedetto Del Tronto oppure in Puglia, per poi essere venduti. Le truffe venivano portate a termine contattando telefonicamente o con mezzi telematici le aziende fornitrici mediante la spendita di nomi di società clonate e/o compiacenti. Nella seconda fase dell’attività criminosa la merce veniva ritirata in appositi magazzini e logistiche specializzate nel settore del freddo per essere successivamente spedita.
Fonte EtvMarche