Fenomeno dilagante al Piano, il Comune aumenta i controlli.«Parlerò con il comandante della polizia municipale affinché venga istituita una pattuglia notturna, in servizio due volte la settimana, per controllare il fenomeno della prostituzione». L’assessore alla Sicurezza, Stefano Foresi, non ci sta e si impegna a far sì che il ‘problema prostitute’ venga risolto al più presto. «Abbiamo fatto molto per il Piano – spiega – Un quartiere che è migliorato per il fatto che l’abbiamo anche reso più bello.
Il nostro lavoro non deve quindi essere rovinato. Sono certo – prosegue – che, data la grande collaborazione che c’è con la questura, riusciremo a dare una risposta anche a questo fenomeno che mi è stato riferito dagli stessi residenti e di cui mi sto occupando. Mi è capitato di notare personalmente anche alcune di queste ragazze, nei pressi dell’Enel», dice riferendosi alla struttura di corso Carlo Alberto.Foresi, che si ferma sempre ad ascoltare i cittadini e che proprio di recente si è trasferito al Piano, non è dunque all’oscuro di questo fenomeno purtroppo dilagante. «Proprio per questo motivo – aggiunge – ho fatto tagliare le siepi e l’erba ai giardini Margherita di via Ragusa poiché mi era stato riferito che lì avvengono gli ‘incontri’, ma evidentemente ciò non basta. Non posso chiudere quella parte di parco al pubblico, dobbiamo risolvere dunque il problema».Le siepi e l’erba tagliate, che fino a qualche tempo fa facevano da separé, sembra infatti non abbiano creato problemi di alcun tipo ai clienti che invece si rivelano sempre più disinibiti. Confezioni di singoli preservativi si trovano infatti sparse ovunque, tutte per lo più della stessa marca e nemmeno tra le più note. Segno che questi preservativi vengono forse acquistati ‘in blocco’ e al risparmio, e poi distribuiti alle squillo che ai giardini Margherita trovano il luogo giusto per prostituirsi? Tutto questo può dunque far pensare ad un giro di sfruttamento? Alle risposte per queste domande sta già lavorando la Squadra Mobile della polizia. «Abbiamo avviato dei servizi. E’ un fenomeno – dice il capo della Squadra Mobile, Carlo Pinto, insediatosi lo scorso 8 giugno – sul quale ci sono delle indagini in corso. Stiamo inoltre continuando ad analizzare la situazione mettendo in atto ulteriori servizi dopodiché faremo un riscontro dei risultati».Un giro di vite che sembra essere imminente soprattutto dopo che le squillo, tutte ragazze africane, sono iniziate ad aumentare e a non lavorare solo di notte, ma pure al mattino e al pomeriggio. Ragazze che, purtroppo e probabilmente, sono costrette a vendersi. Difficile, infatti, pensare che lo facciano di propria volontà vista anche la loro giovane età. Un problema che, spente le luci sul ‘Festival Primo Piano’ appena conclusosi e voluto dall’Amministrazione per dare una mano nel creare l’integrazione nel quartiere, torna invece subito a riemergere insieme ad altri, come in molti avevano sospettato e ‘predetto’. Un Festival visto più come un momentaneo ‘placebo’, che una reale soluzione come altri pensavano.
Fonte Resto Del Carlino