Da Gorgovivo 1500 litri al secondo, ma la situazione va sempre più peggiorando.La Multiservizi attinge alle riserve idriche di scorta aggiungendo all’abituale approvvigionamento nei classici punti di captazione anche il prelievo dai cosiddetti pozzi di subalveo nella zona del fiume Esino.
Una misura definita non emergenziale in un periodo in cui lo stress idrico sta raggiungendo livelli assai elevati, ma comunque aggiuntiva e necessaria soprattutto per aumentare la fornitura nella zona costiera della provincia, in primis Senigallia dove in pieno clima Jamboree i consumi sono sensibilmente aumentati rispetto agli altri periodi dell’anno.«La situazione è ancora sotto controllo», fanno sapere dall’ufficio stampa dell’ente che gestisce una rete idrica di 5.200 chilometri, con 406 serbatoi di accumulo e 162 fonti di approvvigionamento per erogare l’acqua a 43 comuni. Il sorvegliato speciale resta il fiore all’occhiello della flotta idrica provinciale, ovvero la sorgente di Gorgovivo nel territorio di Serra San Quirico che ancora riesce a mantenere l’impressionante ritmo abituale dispensando 1500 litri di acqua al secondo, ma che rischia di dover scalare qualche marcia sin dai primi vagiti autunnali. Gli enormi recipienti di Gorgovivo, infatti, vengono alimentati non solo dai 13 pozzi ma anche dalle piogge, tuttavia se la fase siccitosa si protrarrà per l’intero mese (a giugno un solo giorno di precipitazioni, a luglio due e sempre di scarna durata) sin da settembre si potrebbe rallentare l’erogazione. Le verifiche sulle sorgenti, invece, hanno fornito esiti nel complesso rassicuranti con pochi centimetri in meno del livello dell’acqua rispetto alla media: in ogni caso Multiservizi ha inviato una lettera-appello a tutti i 43 enti comunali convenzionati in cui si consiglia di effettuare una sorta di moral suasion verso i cittadini per «limitare il più possibile i consumi non indispensabili come annaffiamenti di orti e giardini o riempimento di piscine».Un volantino allegato alla prossima bolletta è, invece, in arrivo per gli utenti contenente «consigli sul migliore utilizzo dell’acqua in casa perché anche da questo può derivare un significativo risparmio della risorsa». Tra i territori sotto osservazione c’è anche quello di Genga con le sue quattro sorgenti e monitoraggi sul Sentino - nel tratto di intersezione con l’Esino - dove il livello del fiume che d’inverno supera il metro è sceso a circa 20 centimetri. «Per ora - afferma il sindaco Giuseppe Medardoni - non ci sono restrizioni né emergenze, ma restiamo sempre vigili, sperando che si attenui questo trend climatico così afoso».
Fonte Resto Del Carlino